Asse 1: “Politica europea e internazionale: l’Europa nel mondo che cambia”

Referente: Prof. Matteo Truffelli

Nell'ambito dell'Asse 1 sono state condotte attività di studio e ricerca e di diffusione dei risultati su temi di politica europea e internazionale attraverso un approccio interdisciplinare che assicuri l’approfondimento e l’esame dei rilevanti profili di carattere giuridico, sociologico e politologico. L’attività scientifica e divulgativa si è concentrata su tematiche di attualità, con particolare attenzione al ruolo dell’Unione europea nello scenario internazionale.

Progetti di ricerca:

1) Progetto di ricerca “Cittadinanza, immigrazione e sicurezza: una sfida europea” (M. Truffelli)

Nel corso dell’ultimo decennio i flussi migratori irregolari sono stati oggetto di una crescente attenzione, in considerazione del fatto che, oltre a essere fenomeni di estrema drammaticità, essi presentano un carattere di notevole complessità, affondando le proprie radici in motivazioni di carattere politico, etnico-politico, ambientale, economico o in una combinazione di queste.

Particolare rilevanza sembra assumere, in questo contesto, il nodo teorico relativo alla stretta connessione che da secoli il pensiero politico europeo ha stabilito tra il concetto di sicurezza e quello di cittadinanza, che riverbera anche su di un piano di carattere più strettamente giuridico, trovando corrispondenza nelle misure che gli Stati possono porre in essere sia individualmente sia tramite il coordinamento di agenzie internazionali e dell’Unione europea per controllare e contrastare i flussi migratori, specie se irregolari.

Alla luce di quanto sopra, l’attività di ricerca ha preso in esame i differenti aspetti giuridici, politici, istituzionali e culturali coinvolti: in un’ottica giuridica, è stato ricostruito il quadro normativo nazionale, europeo e internazionale sia in materia di controllo e contrasto dei flussi sia di tutela dei diritti fondamentali degli individui vulnerabili coinvolti; sul piano storico-politico, si è preso in considerazione lo sviluppo, nell’ambito del pensiero politico europeo, delle diverse matrici del concetto di cittadinanza in relazione a quello di sicurezza; a livello sociologico, si è analizzato il nodo culturale legato alla cittadinanza in connessione con i temi dell’identità e della diversità. Infine, sotto un profilo più strettamente politologico, si sono comparate le differenti strategie culturali, sociali, economiche e legislative messe in atto dai diversi Stati membri e dall’Unione Europea per affrontare la questione.

2) Progetto di ricerca: “Moderne minacce alla sicurezza e nuovi strumenti di contrasto: profili di cooperazione, responsabilità e tutela dei diritti fondamentali” (E. Carpanelli, N. Lazzerini)

L’attività di ricerca ha inteso fornire un contributo di carattere giuridico rispetto ad alcuni temi che sono stati individuati come prioritari per l’azione dell’Unione europea nel breve e medio periodo (si veda, in particolare, l’Agenda europea sulla sicurezza, adottata dalla Commissione europea nel primo semestre del 2015) e che, contestualmente, pongono delle sfide anche per altri attori internazionali, in particolare l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

L’attività di ricerca si è concentrata, in particolare, su due macro aree tematiche:

1. Nuove minacce e nuovi strumenti di contrasto in materia di terrorismo internazionale.

2. Rischi e benefici derivanti dall’utilizzo di nuove tecnologie.

All’interno di ciascuna macro-area particolare attenzione è stata dedicata all’analisi e all’approfondimento di alcuni temi specifici, scelti alla luce della loro complessità, specialmente sotto il profilo giuridico, nonché della loro attualità.

Sul piano sostanziale, il carattere unitario del progetto è stato garantito dal focus sui tre profili specifici della cooperazione, della responsabilità e della tutela dei diritti fondamentali. Allo stesso tempo, dal punto di vista metodologico, è stato seguito un approccio comune alla ricerca consistente nello sviluppo della stessa attraverso il dialogo tra gruppi di giovani studiosi costituiti ad hoc ed esperti.

Il quadro giuridico di riferimento è stato principalmente quello del diritto internazionale e del diritto dell’Unione europea. Ciò non ha escluso la rilevanza di un approccio basato sulla comparazione della normativa e della prassi di due o più Stati ovvero dell’esame di casi di studio nazionali, ove questi offrivano spunti di riflessione di più ampio respiro. In tal modo, la ricerca ha beneficiato dell’apporto di giovani studiosi di ogni disciplina giuridica. Allo stesso tempo, si è cercato di tenere conto del contributo di studiosi delle discipline politologiche e sociologiche.